Der Wanderer

Mostra personale di Alessio Ottelli e i suoi amici

Dal 5 al 20 giugno 2021

Centro Arte LuPier – Via Matteotti 127 (ex Bernardelli) 25063 Gardone Valtrompia (BS)

telefono:  +390308336405 / +393384677060

Inaugurazione:    Sabato 5 Giugno 2021 ore 18,30
Orari Galleria:    dal martedì al Sabato:   16,00 – 19,00 / Festivi previo appuntamento

 

Non è facile per me Presidente del Centro Arte LuPier introdurre la mostra dell’artista e amico fraterno Alessio Ottelli. Con Alessio ci si conosceva da sempre essendo entrambi gardonesi, ma l’amicizia fiorisce e si consolida negli anni di fine ‘900 proprio grazie alla passione artistica che lega entrambi e che ci avvicina in un modo speciale proprio dalla costituzione dell’Associazione Centro Arte LuPier di cui Alessio diventa subito uno dei principali propulsori. Ottelli mi piace definirlo ‘l’artista gentiluomo’ cresciuto a pane e arte da un padre che da sempre gli ha fatto gustare la ‘bellezza’ espressa nelle opere pittoriche e scultoree di grandi artisti del novecento quali Francese, Gottuso, Zigaina, Treccani e altri ancora. Alessio ha il privilegio di essere introdotto sin da ragazzo negli studi di questi artisti, di parlare con loro di pittura, colore e forma, armonia ed eleganza, musica ed emozione, di assorbirne il linguaggio pittorico, l’osservazione e l’esplorazione, l’esplicitazione metaforica della vita, l’essenzialità rappresentativa del mondo e della condizione umana. E da osservatore Alessio si trasforma in protagonista studiando, documentandosi, copiando i Maestri, soprattutto Zigaina con cui entra sin da giovanissimo in grande sintonia. Ottelli lavora instancabile, producendo, correggendo e a volte distruggendo fino a raggiungere una dimensione artistica espressiva ed emozionale che lo identificherà nel suo fare rendendolo unico. Particolare significato assume l’incontro che Ottelli avrà con me, neo Presidente della costituenda Associazione LuPier, incontro che si trasformerà da subito in uno stretto rapporto collaborativo all’interno della stessa Associazione di cui ben presto Alessio assume il ruolo di Direttore Artistico per circa un ventennio. Alessio amava definirsi ‘Der Wanderer’, ‘il Viandante’ alla perenne ricerca del dove andare e di questo vagabondare infinito che ha caratterizzato l’intera sua produzione artistica, c’è traccia evidente nelle opere che, con Luciana e Mauro, abbiamo scelto di esporre nella mostra ‘Der Wanderer Alessio Ottelli e i suoi amici’. E’ un viaggio che induce tutti noi fruitori a forti emozioni di fronte a opere che scoperchiano l’intimo mondo di Alessio, quel mondo che l’artista ha sempre, con grande pudore, cercato di nascondere, tenere intimamente per sé e …per pochi intimi di cui mi pregio farne parte. Ora però invito tutti a non solo guardare con occhi distratti i lavori di Alessio, ma a ‘prestare ascolto e sentire con il cuore’ il canto di questo viaggiatore errante il cui naufragar gli è dolce in questo mare… Con Mauro Corradini abbiamo pensato di omaggiare Alessio Ottelli proponendo l’esposizione di opere che trovate nella sede del Centro Arte Lupier dove i lavori dell’artista sono incastonati tra quadri dei Maestri da cui origina il lavoro artistico di Alessio e i lavori di sei amici che hanno avuto il privilegio di fare un tratto di strada con lui nel suo viaggio. I sei amici sono Giovanni Faini, Carla Leonelli, Andras Vegh, Istvan Nemes, Lajos Ambrus e io Pierluigi Cattaneo. La nostra adesione alla mostra vuole essere la testimonianza affettuosa e sincera di Alessio, fine intellettuale che ha saputo coniugare con raffinata delicatezza il ‘male di vivere’ nell’arte e nella vita. Forte in tutti noi resta il ricordo dell’ artista e dell’amico che, per primo, è andato oltre e soprattutto per me che ho avuto in questi vent’anni l’opportunità di conoscere appieno l’uomo Alessio, l’amico vero, l’artista appassionato e sofferente, si rinnova il dolore per averlo perso troppo presto. Ciao Alessio, ora viaggia libero verso la terra da sempre agognata, vola oltre i tuoi rossi tramonti librandoti leggero nell’immensità che sa di infinito, il tuo amico Pier.

Pierluigi Cattaneo