Normanno Locci

Fra memoria e sogno

mostra personale di Normanno LOCCI

dal 28 aprile al 18 maggio 2018 Gardone Val Trompia

Centro Arte LuPier – Via Matteotti 127 (ex Bernardelli) 25063 Gardone Valtrompia (BS)

telefono:  +390308336405 / +393384677060

Inaugurazione:    sabato 28 Aprile 2018, ore 18.30
Orari Galleria:    dal martedì al sabato:   16,00 – 19,00 |  Domenica e festivi previo appuntamento |  Chiuso 2/3 maggio

 

Il Centro Arte Lupier, a 11 anni dalla Sua personale in Italia sempre nella galleria  Lupier, ospita la rassegna degli ultimi lavori pittorici dell’artista italo austriaco Normanno Locci

Locci classe 1944 nasce a Firenze dove frequenta l’accademia di Belle Arti e inizia l’attività artistica che evolve in una lunga e interessante  carriera pittorica  che lo vede protagonista in molte esposizioni personali e collettive sia in Italia che in Europa.

Da alcuni decenni  vive in Austria, nella città di Linz, continuando il suo fare artistico con la produzione di  molteplici opere pittoriche dove esperimenta varie tecniche soprattutto basate sul collage, su un astrattismo colorato e sanguigno in cui sempre affiorano elementi figurativi. La contaminazione che l’artista Locci ‘subisce’ in  terra d’Austria sia dagli artisti austro-germanici e dell’est Europa (ungheresi, slovacchi,  …) sia dal territorio e dalla cultura in cui vive, rendono la sua opera ‘razionale, controllata, tesa all’autosufficienza di colore, forma e composizione’.

Ho conosciuto Normanno Locci circa 20 anni fa nel suo studio di Linz e sono rimasto colpito dalla grande produzione artistica che conserva perfettamente catalogata e organizzata quasi in una forma di precisione ‘maniacale’ e di cui ha memoria di ogni singola opera che mostra ‘pago’ di quel fare artistico che mostra comunque evidenti le origini culturali formative fiorentine.

Gli ultimi lavori di Normanno sono prevalentemente dei collages realizzati su tela o cartoncino, ma la caratteristica primaria di questa operazione artistica si evidenzia nel materiale di partenza che l’artista usa: non si tratta di carta riciclata e/o materiale di recupero ma di pezzi  di carta/cartone/riviste che in precedenza  Locci stesso ha dipinto, ritagliato, trattato con bitume, grattato e così via. Ogni pezzo è studiato per dove deve poi essere collocato, insomma ogni pezzo ha già una sua storia all’interno dell’opera complessa di cui fa parte.

Il risultato è un insieme imprevedibile, che la mente dell’artista ha previsto; cioè l’irrazionale che si fa razionale, l’illusione che diventa realtà leggibile ed emozionante.

Le opere in mostra sono di sicuro effetto emozionale per i fruitori che potranno liberare percezioni evocative della loro personale memoria, riscoprire racconti di un vissuto che non è esclusivo dell’artista, aprire ad immaginazioni di rappresentazioni coinvolgenti e sconvolgenti che, come afferma l’artista, lasciano il segno.

L’artista sarà presente all’inaugurazione.